mercoledì 11 febbraio 2009

DICETTE O' PAGLIETTA

Ll'avvocato fesso è cchillo ca va a leggere dint' a 'o codice. Ad litteram: l'avvocato sciocco è quello che compulsa il codice. Id est: non è affidabile colui che davanti ad una questione invece di adoprarsi a comporla pacificamente consiglia di adire rapidamente le vie legali; ad ulteriore conferma dell'enunciato in epigrafe, altrove - nella filosofia partenopea - si suole affermare che è preferibile un cattivo accordo che una causa vinta, ed ancora più ad una causa persa. Entrambe - certamente - più dispendiose e lungamente portate avanti rispetto all'accordo.

Dicette 'o paglietta: a ttuorto o a rraggione, 'a cca à dda ascì 'a zuppa e 'o pesone. Ad litteram: disse l'avvocatucolo, si abbia torto o ragione, di qui devon scaturire il pasto e la pigione. Id est: non importa se la causa sarà vinta o persa, è giusto assumerne il patrocinio che procurerà il danaro utile al sostentamento e al pagamento del fitto di casa. Oggi il proverbio è usato quando ci si imbarchi in un'operazione qualsiasi senza attendersene esiti positivi, purché sia ben remunerata.

Antimo Sebezio Motti e detti napoletani

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