domenica 26 aprile 2009

UN PUNT E MES (INTERROGATIVO)

Passiamo allora - come dite voi giurisperiti - ad un argomento sub tegmine fagi . Come vanno le sue cause ? Homo sine pecunia imago mortis : ha qualche nuova trovata giuridica da raccontarci ?

Come no ? Forse che mi manca mai la fantasia ? Ho impostato una nuova causa giusto in questi giorni. Una radicazione veramente brillante, me lo dico da me perché sennò nessuno me lo dice tranne la mia mamma. In due parole di tratta di questo: ho fatto causa al puzzone perché non ha pagato la pietra tombale del papà !

Avvocato, ma come ?! Un’altra causa contro suo fratello ?

Certo, sempre addosso all’infame sporcaccione. Lotta dura senza paura ! Ma crede davvero che io ne abbia per così di gente che viene a chiedermi un parere legale sul serio ? Mamma ed i fratelli invece si bevono tutte le mie trovate, ma proprio tutte ! La faccio breve: l’ho accusato di “ mancanza di senso di umana pietà verso un defunto” accusandolo di non aver pagato la sua parte della pietra tombale del povero papà, che Dio l’abbia in gloria. Tanto il giudice mica lo sa che nemmeno noialtri fratelli abbiamo mai pagato nulla !

Quindi non è vero che lui non l’ha pagata !

Vero … vero … Ma dove siamo qui, alla Pravda ? all’Osservatorio delle Orsoline ? Ma scusi, lei per chi tiene ? è solo in questa trasmissione che le cose devono essere vere per forza ? Alla Fattoria, ad Amici di Maria de Filippi si posson contare balle a spiovere e qui no ? Accidenti ! Miserie e velleità: deve essere un nome una garanzia !
Pensi che dopo tutta la sparata che ho messo nella mia memoria contro il puzzone - che non aveva pagato né tomba né necrologio, che si era sempre negato e sottratto e mai addizionato, che “ così questo fetido vigliacco ricompensava le innumerevoli cortesie e gentilezze che i fratelli e la mamma gli avevano fatto “, che aveva perfino osato farsi vedere al funerale nonostante il divieto della mamma ! – alla fine mi sono dimenticato di mettere nella memoria la fattura delle pompe funebri. Mi sono fatto trascinare dall'estro… Ed dire che quando l’infame mi chiese di dividere le spese io gli ho mandato un bel prospetto: cinquanta centesimi di spese bonifico, un euro e settantacinque di tisane per dodici persone, il consumo della ghiaia del vialetto. Non mancava nulla. Tutto sbagliato a mio favore, è chiaro. Alla voce “Pietra tombale” poi c’è scritto: pagata dalla mamma. Segue un bel punto interrogativo. Ma la causa gliela faccio io, com’è vero che mi chiamo Wil Pajetta ! Insomma, ho fatto una causa io per costringere il puzzone a dare indietro alla mamma un bel quarto di punto interrogativo ! Bella trovata vero ?


Dica la verità, avvocato Paletta. Lei la fattura s’è dimenticato di metterla nel fascicolo, vero ?

Beh, ormai gli ascoltatori mi conoscono. E’ chiaro che la foga forense mi ha tradito un pochettino … Non è solo per quello, però. La fattura certo non la potevo mettere, sennò si scopriva che il sotterratore non sta a Nichelino ma è il mio vicino della porta accanto nella strada in collina ! Sa, non sta bene far sapere gli affari propri in giro, questa è una città così pettegola poi ... E poi la fattura l’ha pagato la mamma, ma con lui ci eravamo messi d’accordo prima su come dividere le spese di giardinaggio. Non ha idea dei quattrini che pretenda questa servitù di oggi. Oltretutto non porta bene con la clientela far sapere che abito fianco a fianco con un impresario di pompe funebri: sa com’è, la gente fa in fretta a far due più due uguale cinque.

Sappiamo sappiamo avvocato. La gente comune con i numeri non ci acchiappa. Però, insomma, il suo è stato un vero colpo d’ala giuridico. Lei riuscirà perfino a far pagare la potatura della bouganvillea al fratello che lei chiama ‘il puzzone’ e che sta cinquecento kilometri lontano ! Lei non perde mai un colpo, avvocato Pajetta. Poco da dire, un maestro resta sempre tale. Bisogna riconoscerlo !

Eh, cosa vuole … bisogna pur sopravvivere in questa giungla subalpina. Ma sa quanti studi di avvocati ci sono qui intorno a via Susa ? Mica due ! Saranno cento, forse. E tutti questi carissimi colleghi devono vivere con asili indocinesi per i figli, vacanze a Courmayeur e Bardonecchia d‘inverno, Varigotti e Finale in primavera estate. Si lo so che c’è pure qualcuno che fa il contrario perché costa meno, ma non è certo chic. Ce sont des parvenus… non dei colleghi, infami pezzenti come diceva sempre a tutti il professor Scoria prima che gli passasse il sorriso nel suo nuovo monolocale con le inferriate… Come dice, se Scoria mi ha chiesto di difenderlo ? No, col l’amico e col parente l’avvocato non si spende. Meglio non rischiare l’amicizia, sa com’è: e se dopo che l’ho difeso lo condannano a morte ? L’amicizia fra noi dell’ upper class subalpina è un cosa sacra ! Tutt’al più potrei occuparmi di organizzare il suo funerale o quello della sua mamma ! Abbiamo giusto il cancello da ritinteggiare, nei prossimi mesi.

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